Un ritratto di una scrofa rubato, gioielli falsi, liti tra innamorati, ricatti matrimoniali, un giovanotto sciocco che si trova promesso sposo a tre donne diverse e altre varie amenità complicano la trama fino a quando Jeeves prende in mano la situazione e la porta verso la soluzione, almeno apparentemente… Lo spettacolo apre le porte di Blandings, il castello in cui sono ambientate le vicende dei personaggi dell’omonimo ciclo di romanzi, agli spettatori. Il grande umorista P.G. Wodehouse ha creato due cicli famosissimi, quello citato e il ciclo di Jeeves, il maggiordomo colto, intelligente e furbissimo. Nello spettacolo i due cicli e alcuni dei loro personaggi si incontrano in una trama futile e innocua, come sono i personaggi stessi, nella quale i problemi e le reali ansie del mondo esterno non entrano mai, nemmeno per sbaglio. Mentre la società sta cambiando e niente sarà mai più lo stesso, l’universo di Opening day ruota attorno ai problemi di forma, agli equivoci generati dall’incapacità generale di usare la ragione e alla tendenza altrettanto generale a ingigantire le cose e a ingarbugliarle ulteriormente.

L'idea di spettacolo

I castelli inglesi dopo la Seconda guerra mondiale, per ragioni economiche, hanno dovuto aprire le loro porte alle visite guidate dei turisti e dei curiosi. Lo spettacolo apre le porte di Blandings, il castello in cui sono ambientate le vicende dei personaggi dell’omonimo ciclo di romanzi, agli spettatori. Il grande umorista P.G. Wodehouse ha creato due cicli famosissimi, quello citato e il ciclo di Jeeves, il maggiordomo colto, intelligente e furbissimo. Nello spettacolo i due cicli e alcuni dei loro personaggi si incontrano in una trama futile e innocua, come sono i personaggi stessi, nella quale i problemi e le reali ansie del mondo esterno non entrano mai, nemmeno per sbaglio. Mentre la società sta cambiando e niente sarà mai più lo stesso, l’universo di Opening day ruota attorno ai problemi di forma, agli equivoci generati dall’incapacità generale di usare la ragione e alla tendenza altrettanto generale a ingigantire le cose e a ingarbugliarle ulteriormente. Le giornate di Clarence Threepwood, Lord Emsworth, IX conte di Blandings, trascorrono serenamente nella lettura di qualche saggio illuminante sull’allevamento dei maiali e nella contemplazione della perfezione e della bellezza: l’Imperatrice, un’eccezionale scrofa di razza Berkshire, per quattro anni vincitrice del titolo di Maiale Grasso d’Inghilterra. Ma sulla pace del Castello di Blandings stanno per addensarsi le nere nubi dell’invasione di un’orda di ospiti indesiderati e eccentrici. Lady Agatha Gregson, sorella di Clarence e donna capace di uccidere i topi a morsi, piomba dall’America con la figlia Honoria, con Madeleine Bassett, nominata segretaria di Clarence, e con Magnolia Bloomberg, sedicente figlia di un miliardario. Ma anche Lady Dahlia Travers si autoinvita al castello, accompagnata dal superbo chef francese Anatole, perché vuole vendere la sua rivista “Il boudoir di Milady” a Roderick Spode,Lord Sidcup, che per questo è ospite di Blandings, assieme alla figlia Florence. Lady Dahlia ha portato con sé anche il nipote Berto Wooster allo scopo di intrattenere Florence, mentre lei si cucina il Lord. In soccorso del povero Clarence, ormai in crisi, arriva il fratello Gally, impenitente libertino e unico in grado di non tremare davanti a Agatha; Gally accorre anche perché deve aiutare Bingo Twistleton, suo figlioccio, a riappacificarsi con la fidanzata Honoria. Nell’intrecciarsi delle varie necessità della stralunata compagnia, tra il caso della collana falsa e il furto di un quadro, Berto Wooster si trova contemporaneamente fidanzato con Florence, Madeleine e Honoria, e oggetto di tentativi di assassinio da parte di Bingo e di Lord Sidcup, ex fidanzato di Madeleine. Per fortuna il Castello è fornito anche dell’unica persona in grado di dipanare la matassa con rara destrezza e riportare la quiete nel maniero: Reginald Jeeves, maggiordomo e “balia” di Berto. Jeeves è uomo geniale e sapiente conoscitore dell’ambiente in cui opera; quando decide, prende tra le dita i pezzi complicati e finisce il puzzle. Elementare.

OPENING DAY il giorno dell’apertura al pubblico – di Alberto Cariola – testo e regia Alberto Cariola – aiuto regia Annamaria Vaccaro – progetto luci e direzione tecnica Luigi “Gino” Spisto – scenografie Federica Noberini – costumi Compagnia degli Evasi – musiche Randy Roos, The Fifth Dimension, Murray Head, Pretty lights, National Philharmonic Orchestra, Charles Mingus, Thelonious Monk, Pink Floyd, Caro Emerald – con Lucia Carrieri – Honoria Gregson / Leonardo Stretti – Berto Wooster / Vanessa Leonini – Florence Spode / Paola Tognetti – Lady Dahlia Travers, / Massimo Luongo – Reginald Jeeves / Franca Zanzucchi – Lady Agatha Gregson / Antonello Crepella – Pongo “Bingo” Twistleton / Nicoletta Croxatto – Madeleine Bassett / Simone Tonelli – Galahad “Gally” Threepwood / Francesco Petacco – Lord Roderick Spode / Francesca Lopresti – Guendalina Glendennon / Renzo Noberini – Lord Emsworth Clarence Threepwood.
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