Sabato 12 gennaio andrà in scena Lo zoo di vetro, primo degli spettacoli in collaborazione con Teatrika. Abbiamo fatto le nostre solite tre domande ad Alessandro Vannello, creatore, insieme al Comune di Castelnuovo Magra e alla Compagnia degli evasi, del Festival.

Teatrika è un festival di largo richiamo, a ingresso gratuito e a basso costo per il Comune che lo ospita: come sei riuscito in questa impresa?
Con il nostro Comune di Residenza, Castelnuovo Magra, la Compagnia degli Evasi ha instaurato un ottimo rapporto di collaborazione. Fin dai nostri primi spettacoli abbiamo sempre avuto spazio nei loro programmi culturali, mettendo in atto un vero e proprio progetto sull’educazione al teatro nel territorio.
E’ stato portando in scena lo spettacolo “Sepolti vivi memorie dalla miniera” -una vicenda storica ‘castelnovese’- che il rapporto si è consolidato. Era il 2007 e da lì ho capito che erano maturi i tempi per un approfondimento più concreto, e così nel 2008 iniziano i nostri corsi teatrali su Castelnuovo e, forte del supporto e del volontariato di tutti i componenti della compagnia, propongo l’organizzazione di Teatrika, un Festival a concorso estivo a carattere regionale riservato al mondo del teatro non professionistico.
L’allora assessore alla cultura Giorgio Baudone ci diede tutto il supporto necessario credendo nel nostro progetto, fiducia ripagata da tanta qualità artistica e da una grande risposta di pubblico che ha subito fatto di Teatrika il festival estivo più seguito il Liguria. Il festival è cresciuto di anno in anno ed è con Daniele Montebello, il Consigliere alla Cultura succeduto a Baudone, che Teatrika diventa a carattere nazionale e viene riconosciuto come ‘festival di interesse regionale’ . Alcuni motivi del successo di Teatrika? La gratuità della proposta nei confronti del pubblico, sempre attento e molto critico; l’ottima gestione dei fondi messi a disposizione dal Comune; il volontariato degli Evasi; l’attenzione dei tecnici comunali; l’investimento del Comune sulla nuova arena estiva; un preciso format promozionale.

Il teatro della provincia spezzina è in fermento, sotto tanti aspetti: tuoi punti di vista, da operatore e conoscitore del settore.
Detto, per chi non mi conosce, che sia io che la Compagnia degli Evasi ci siamo sempre approcciati al mondo del teatro con la formula del ‘fare cultura attraverso il teatro’ e che il nostro progetto è sorretto dal volontariato e dal ‘no profit’ del non professionismo, è dal 1997 che vivo il mondo teatrale della nostra Provincia.
Nel mio recente progetto di circuitazione delle compagnie (Alessandro ha proposto alla Provincia della Spezia un progetto di cartellone condiviso fra tutte le compagnie del territorio, nei teatri e sale presenti in provincia n.d.r.), nato e promosso a Teatrika, ho censito quasi 40 compagnie, a conferma che il ‘fermento’ è davvero grande come ho ribadito non molto tempo fa nel mio intervento agli ‘Stati generali’ organizzati dalla Provincia al teatro degli Impavidi di Sarzana.
Nel censire le compagnie ho realizzato che la maggior parte dei Comuni provinciali, oltre ai luoghi estivi, hanno spazi chiusi atti al teatro e/o ‘teatrabili’ , e quindi se ci sono spettacoli e gli spazi per metterli in scena, il mio sogno di un grande cartellone invernale itinerante dedicato ai soli operatori teatrali provinciali non è forse solo un sogno. Ma la realtà è che il progetto è ‘sospeso’ , le compagnie che hanno aderito ancora ci sono ed attendono, manca la stretta finale da parte dei Comuni. Purtroppo ci è venuto a mancare il supporto, già ottenuto, della istituzione Provincia che funzionava da riferimento e collante.
Ma questo è solo un esempio, altri progetti nel corso degli anni si sono succeduti, con formule e forze diverse e valide, alcuni sono abortiti, alcuni sono nati e riusciti, di sicuro manca un ‘coordinamento teatrale fra le compagnie’ che possa fare da elemento di unione e dare una voce univoca verso chi il teatro lo richiede, siano essi istituzioni, privati o spettatori.
Alcuni tentativi sono stati fatti, ed alcune istituzioni nel corso del tempo hanno fatto seri progetti di collaborazione con gli operatori teatrali dei rispettivi territori, ovviamente ognuno con le diverse risorse disponibili, questa è sicuramente una direzione che condivido, diversi sono gli esempi, ancora attivi o anche finiti, che hanno dimostrato che è una strada percorribile. Ovviamente il mio è un punto di vista di chi fa teatro per passione e non certo di chi ha fatto del teatro il proprio sostentamento.

Come nasce l’incontro tra nin e Teatrika?
Una stima reciproca fra due rassegne di qualità, fra le più seguite in zona, che hanno scelto di confrontarsi e collaborare, un incontro  importante, la dimostrazione che la coesione è una delle strade per promuovere il teatro ed offrire cartelloni importanti, seguiti da un pubblico che li accomuna sensibile alle nuove proposte siano esse dal mondo professionistico di NIN che dal non professionismo di Teatrika, due mondi uniti dall’attenzione alla qualità e dallo sforzo di trovare risorse, anche private, che permettano il ‘fare teatro’ . Quando NIN ci ha chiesto la collaborazione, Teatrika non poteva che dire sì, ed alla sesta edizione di Teatrika ci sarà anche NIN !

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