Con Benedetta rustici, Chiara Tabani, Chiara Marchesano, Chiara Migliorini
Drammaturgia e regia di Chiara Migliorini
La chiusura degli ultimi due anni, il vivere gli spazi interni e l’impossibilità di appropriarmi di quella che ritenevo fosse la mia normalità, mi ha messo in contatto con un’altra dimensione dell’Interno: il corpo e la terra. Quasi a (ri)scoprire una dimensione ancestrale della mia pelle e del mio modo di guardare il mondo e la natura. Non è stata una dimensione di calma e respiro, piuttosto di sofferenza e cattività, di energia bloccata e di
impulsi forti che hanno faticato a tenere un controllo. La riflessione artistica che ne è derivata mi ha portato ad analizzare l’animalità femminile, la dimensione esoterica del corpo della donna, il senso del sacro e del sacrificio, il ritorno ad un tempo lontano in cui la sensazione fisica e l’istinto guidavano l’uomo e l’animale allo stesso modo”.
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